La maxi-mostra su Raffaello per il cinquecentenario: 200 opere alle Scuderie del Quirinale, Roma


Immagine: Raffaello, Madonna del Granduca (1506-1507 circa; olio su tavola, 84,4 x 55,9 cm; Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti) 
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Si terrà dal 5 marzo al 2 giugno 2020 la maxi-mostra (così la definiscono gli organizzatori) che, alle Scuderie del Quirinale di Roma, celebrerà Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 - Roma, 1520) nel cinquecentenario della scomparsa. La rassegna, intitolata semplicemente Raffaello, radunerà nella capitale oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere di confronto, e intende rappresentare l’evento di punta del programma su Raffaello approvato dal Comitato Nazionale appositamente istituito dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini e presieduto da Antonio Paolucci.
Curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, la mostra si avvale di un comitato scientifico presieduto da Sylvia Ferino Pagden e composto da importanti specialisti internazionali come Nicholas Penny (già direttore National Gallery di Londra), Barbara Jatta (direttore Musei Vaticani), Dominique Cordellier (Musée du Louvre), Achim Gnann (Albertina, Vienna), Alessandro Nova (Kunsthistorisches Institut, Firenze).
Saranno un centinaio le opere di Raffaello esposte: mai prima d’ora si era avuta una tanto alta concentrazione di opere dell’urbinate in un unico luogo. Gli Uffizi (che hanno collaborato alla realizzazione della mostra) prestano cinquanta opere di cui quaranta di Raffaello, e altri prestiti sono in arrivo dalle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dalla Fondazione Brescia Musei, dai Musei Vaticani, dal Louvre, dalla National Gallery di Londra, dal Museo del Prado di Madrid, dalla National Gallery of Art di Washington, dall’Albertina di Vienna, dal British Museum, dalla Royal Collection, dall’Ashmolean Museum di Oxford, dal Musée des Beaux-Arts di Lille.
Obiettivo della mostra, che parte dal periodo romano dell’urbinate (epoca nel quale l’artista fu definitivamente consacrato), è raccontare tutto il percorso creativo di Raffaello, con alcuni dei suoi capolavori: tra questi, la Madonna del Granduca e la Velata degli Uffizi, l’Estasi di santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre, la Madonna della Rosa dal Prado.
“La mostra su Raffaello”, commenta il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, “è una grande mostra europea che raccoglie capolavori mai riuniti finora. Il giusto modo per celebrare la grandezza e la fama di un artista universale a 500 anni dalla sua morte. La prestigiosa esposizione alle Scuderie del Quirinale, che come quella dedicata a Leonardo al Louvre vede la collaborazione dei più grandi musei italiani e internazionali, permetterà al pubblico di ammirare un corpus considerevole di opere di Raffaello”.
Per Mario Di Simoni, presidente di Scuderie del Quirinale, “la mostra di Raffaello, realizzata in collaborazione scientifica e di prestiti con gli Uffizi, è la dimostrazione di quanto sia corretta la collocazione delle Scuderie del Quirinale in stretto collegamento con il grande sistema dei musei statali. È il coronamento ideale dei vent’anni di apertura al pubblico delle Scuderie del Quirinale”.
“Le Gallerie degli Uffizi, dove si concentra il più grande numero di dipinti e disegni di Raffaello al mondo”, afferma Eike D. Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, “partecipano con entusiasmo all’organizzazione di questa ricorrenza epocale, per offrire una nuova, approfondita visione di Raffaello, specialmente per il periodo in cui l’artista visse a Roma. La mostra, frutto di una collaborazione senza precedenti tra le Gallerie degli Uffizi e le Scuderie del Quirinale, si svolge non a caso nella capitale: Roma non è solo una tappa biografica dell’artista, ma il simbolo della dimensione nazionale della sua arte e del suo pensiero”.  Scuderie del Quirinale