DIALOGHI.3.0: PINO PASCALI E CLAUDIO CINTOLI
DIALOGHI.3.0: PINO PASCALI E CLAUDIO CINTOLI
A cura di Rosalba Branà
Testo in catalogo di Ludovico Pratesi.
Sono trascorsi 50 anni dalla morte di Pino Pascali,
scomparso a soli 33 anni a Roma, l’11 settembre 1968. La Fondazione che porta
il suo nome inaugura, in omaggio all’artista, un anno di celebrazioni
attraverso talk, workshop, incontri, mostre, convegni, nel segno della memoria.
Ad aprire le celebrazioni, la mostra Dialoghi 3.0. Pino
Pascali e Claudio Cintoli, che si svolgerà a partire dal 24 marzo 2018 (fino al
30 settembre). A cura di Rosalba Branà, l’esposizione prosegue idealmente il
format Dialoghi, cominciato nel 2014 con la tappa 1.0 “Pino Pascali e Luigi
Ghirri. ll mare e il cielo.”, che metteva in relazione l’opera 32 mq di mare
circa di Pascali (per l’occasione restaurata dalla Fondazione) con Infinito di
Luigi Ghirri. L’edizione successiva del 2015 della mostra “Dialoghi 2.0.
Pascali e Bonalumi, Castellani, Fontana, Manzoni” ha analizzato in modo storico
e scientifico, il rapporto tra le finte sculture bianche di Pascali con le
possibili influenze dell’ambiente milanese: materia, spazialità, anti-scultura,
sono stati i caratteri predominanti di questa indagine.
Con Dialoghi 3.0, Pino Pascali e Claudio Cintoli, la
Fondazione Pino Pascali pone sotto la lente le “opere aperte” dei due artisti,
nelle quali il tempo gioca un ruolo da protagonista. Pino Pascali e Claudio
Cintoli sono accomunati dall’interesse per un mondo archetipico sino al suo
superamento. Per entrambi è prioritario posizionare l’uomo al centro del tempo
e dello spazio così come fondamentale diviene stabilire il rapporto tra
conoscenza, pensiero magico-archetipico e mitopoietico. Saranno in mostra
Cavalletto, Cesto, Arco di Ulisse e Liane di Pino Pascali, tutte opere del
1968.
Nello stesso anno viene prodotto SKMP2’, il video girato da
Luca Maria Patella, che rappresenta una sorta di manifesto riassuntivo
dell’intera poetica dell’artista, in stretto rapporto con la performance
Crisalide eseguita da Cintoli nel 1972, inscritta nell’alveo della ricerca
poverista. Di Cintoli la mostra presenterà, invece, le opere Sbarramento
(1964), E-sorcismo (1964), Fune con sette nodi (1969), Annodare (1969), Chiodo
fisso “5” P.M. 31 (1970), Crisalide (1972). Il catalogo, edito dalla Fondazione
Pino Pascali, include i testi di Rosalba Branà, direttrice della Fondazione
Pino Pascali, e di Ludovico Pratesi, critico e curatore.
press: Santa Nastro
+39 3928928522 snastro@gmail.com