Io resisto * I resist


Silvia Bibbo

Io resisto * I resist

Biblioteca Comunale Giovanni Colonna Santeramo in Colle 

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne 2019
dicembre 2019

Mostra di arte contemporanea, conferenze, dibattito Reading poetico e video-proiezioni A cura di Beth Vermeer

@designoftheuniverse

Sovente siamo portati a dimenticare che all’origine della violenza dimorano le parole che fanno parte del linguaggio quotidiano... L’aggressione delle parole non è facilmente riconoscibile come quella fisica, si presenta più subdola, assume
 forme, espressioni e intensità differenti, lascia segni meno visibili sul corpo e per questo la sua portata distruttiva viene sottovalutata. Poiché il fenomeno della violenza in termini di civiltà passa inosservato, fino a quando, un giorno 
qualunque, non si manifesta attraverso uno sgomento dagli effetti visibili che scuotono l’intera società. E vi si aggiunge  la violenza crescente spontanea contro le donne in situazioni conflittuali, in famiglie estremamente disagiate, e per lo più nel caso di traffico umano sulla rotta dei migranti. Questi fattori designano un semento invisibile nella
 quota di mortalità femminile. Ogni occasione che vi si offre per riportare alla luce il disegno attuale della posizione delle donne esposte ad un continuo terrorismo psicologico, è un passo avanti per smascherare il falso mito del presunto progresso delle donne in qualsiasi settore. Per questa ragione “Donne Inquiete”, attiva nell’ambito di questioni femminili documentate attraverso il prisma dell’arte e della scienza dal 2012, ha aderito all’incontro organizzato nella Biblioteca Comunale “Giovanni Colonna” a Santeramo in Colle, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La nostra proposta dall’invocazione “Io resisto”, si articola come una passeggiata nella letteratura internazionale, rivisitando due protagoniste tra romanzo e realtà.

Da un lato Isabel Archer, eroina bella, ricca ed intelligente del celebre libro “Ritratto di Signora” di Henry James, ci parla
 della nostra piccola morte quotidiana, la resa di fronte a continue crudeli oppressioni psicologiche che prima o poi annientano la voglia di vivere, soffocano ogni respiro di libertà. Dall’altra parte l’aristocratica intellettuale Victoria Ocampo, fondatrice della storica rivista di letteratura “Sur” in Argentina, che si fece promotrice dei capolavori di autori come Alfonso Reyes, Jorge Luis Borges, Ortega y Gasset, Alfred Huxley, C. G. Jung, Virginia Woolf, Sartre, Kerouac, Camus, Julio Cortazar, Gide, Thomas Mann, T. S. Eliot, André Malraux, Henry Miller, Octavio Paz. A quarant’anni dalla sua morte Il suo percorso di vita esemplare ci consegna le armi per resistere alla mediocrità del pensiero e delle azioni, nonostante la prigione e gli struggenti eventi del secolo.

L’incontro letterario si riflette nello specchio dell’arte visiva. Due artiste contemporanee, la pittrice romana Cinzia Fiaschi
 e l’argentina Silvia Bibbo, di origini di Mar de Plata come Victoria Ocampo, hanno ripercorso le vite dei due personaggi 
per tradurle in arte, alla ricerca di analogie e differenze tra esse, generando una grande rete di riferimenti, accenni, indizi per praticare una resistenza consapevole che diventa una nuova identità.

Nel 2016, a Palazzo Ducale a Genova, Cinzia Fiaschi è stata protagonista di un Action Painting in 
occasione di “Remembering Henry James” nel centenario della sua morte. Nel corso di quaranta minuti, una dimensione temporale equivalente a settecento pagine stampate, Cinzia Fiaschi incorpora la scrittura per farla diventare pittura, l’interiorizza, e riesce anche, davanti al suo pubblico, a ricreare un mondo che scava nella verità, ricostituendo a Isabel la sua ricercata identità: il riscatto della tristezza, la risurrezione di una donna frantumata dalle sue incertezze. A tre anni dalla Live- Performance questo capolavoro monumentale viene esposto per la prima volta in uno spazio pubblico per dare voce corale, coraggio e luce a tutte le donne, per amplificare la forza di dire: io resisto.

Silvia Bibbo rinnova il suo rapporto storico con “Donne Inquiete” con la presentazione di quattro dipinti in  tecnica mista e una serie di disegni. Vivendo tra l’Isola d’Ischia e Mar de Plata, le sue opere sono il frutto di ardue  conquiste quotidiane per consacrarsi alla creazione artistica. Ammiratrice della compaesana Victoria Ocampo il cui 
nome è indissolubilmente legato alla fondazione di uno dei più antichi movimenti femministi dell’Argentina, l’Union de Mujeres, l’artista dipinge la storia di tutte le donne, madri, figlie, moglie, amanti e le loro esperienze di vita nel ciclo 
naturale tra la nascita e la morte. I suoi disegni portano il nome “Vivencias”, biografie femminili di menti creatrici la cui  produzione nasce proprio dall’amore e dalla passione. L'amore per la vita, l'amore dell'incontro con la creazione, l'amore
 per il tragitto della vita in tutte le sue fasi, dal piacere alla profonda gioia, dalle sostituzioni celate alle compresenze 
dolorose, dall'annullamento di se stessa agli abbandoni plateali, vissuti con una dinamica così simile al suo processo creativo.

Le sue donne sono riflessi soffiati dai ritmi alternanti della vita, delle fantasmagorie e trame abbozzate che celano
 anche mondi di vissuta verità, di lutto e dolore, di libertà perduta e di parole negate. Eppure c’è un codice empirico
 in questo suo lavoro di un continuo ed equilibrato scambio tra il dare e il ricevere amore, una riconferma del valore 
di tutte le donne e con le parole della poetessa tedesca

Camilla Paul-Stengel la prova “della loro naturale innata diversità”. Oltre la mostra che si presenta come intreccio  emozionante e coinvolgente tra storia e presente, arte, letteratura, critica, sociologia e psicologia, il programma 
prevede una serie di interventi che testimoniano l’importanza dell’argomento da parte del territorio. Partecipano all’apertura Lorena Saracino, Presidente del Corecom Puglia, Comitato della Regione Puglia per la Comunicazione; Rossella 
Porfido, l’Assessore alla Cultura del Comune di Santeramo in Colle; Lucia Laterza, Membro del direttivo della Casa delle Donne  del Mediterraneo di Bari, Città Metropolitana; Rosa Angela Silletti, referente attività culturali Biblioteca Giovanni
 Colonna, Cooperativa Soleluna.

E’ un passaggio dovuto quello di evidenziare la dedizione della Biblioteca Comunale Giovanni Colonna occupandosi 
di tematiche così attuali, e contribuendo con eventi come questo alla formazione di uno strato superiore di coscienza 
nella società.

Il progetto “Io resisto. I resist”, ideato e curato da Beth Vermeer, per “Donne Inquiete” e coordinato scientificamente 
da Design of the Universe, è stato realizzato in stretta collaborazione con la Biblioteca Comunale Giovanni Colonna
 e la Cooperativa Soleluna, e con il patrocinio del Comune di Santeramo in Colle. Partecipa al progetto Agroturismo
 La Ferula, Libreria LibriAmo di Antonio Volpe, B&b L'Incontro, U-Tube di Angelo Lazazzera. Pubbliche Relazioni Calliope
 Bureau, Firenze. Social network Editor Lorenzo Isacco Venezia.

Informazioni

Biblioteca Comunale Giovanni Colonna Piazza Di Vagno - 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: +39.080.3033314

Calliope Bureau Pubbliche Relazioni www.calliopebureau.eu * calliope.bureau@yahoo.com

Design of the Universe www.design-of-the-universe.com * info@design-of-the-universe.com @designoftheuniverse 
* @donneinquietezerocinque

con la partecipazione di Pubbliche Relazioni un progetto di

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