DAMS50, il critico d'arte Massimiliano Gioni ospite il 25 marzo in streaming

 

GIONI_Courtesy New Museum. Photo_ Scott Rudd









COMUNICATO STAMPA


DAMS50
Oltre trenta eventi per festeggiare il mezzo secolo del primo DAMS d’Italia
Al via il 18 marzo con Daria Bignardi, il clou a giugno in piazza Maggiore
Il Direttore Giacomo Manzoli: “Continuare a trasformarsi per rimanere sempre noi stessi.
Questo è l’obiettivo per il futuro”


Bologna_12/03/2021. Nel 2021 il DAMS di Bologna compie 50 anni. Per festeggiare questo traguardo, unico in Italia, il Dipartimento delle Arti ha organizzato un lungo e ricco palinsesto di appuntamenti culturali, online e in presenza, dal 18 marzo in avanti: incontri, dialoghi con ex alumni, mostre, una laurea honoris causa, convegni e spettacoli fino al clou di tre giorni in piazza Maggiore e in diversi luoghi del centro storico, a partire dalle sedi storiche del DAMS (18-20 giugno).

DAMS50 è il nome del cartellone che raccoglie gli oltre 30 eventi, tutti a ingresso libero, rivolti agli studenti, agli ex studenti del corso di laurea, nonché ai cittadini e a tutti gli appassionati. Gli appuntamenti sono realizzati con il supporto dell’Università di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, in collaborazione con il Comune di Bologna, con le realtà dipartimentali DAMSLab e La Soffitta, con le istituzioni universitarie affini Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco” e Almae Matris Alumni Association, e con le principali istituzioni e associazioni del territorio.

IL CALENDARIO

GLI INCONTRI CON GLI EX-ALUNNI

Con lo slogan “Smettere di evolverci: l’unica cosa che non impareremo mai” – accompagnato da una massiccia campagna di comunicazione sviluppata con la partnership tecnica con dentsu e la sua agenzia creativa The Big Now/mcgarrybowen, e con BAM! Strategie Culturali sui canali social –, il calendario di DAMS50 si apre giovedì 18 marzo (ore 18) con l’incontro online con Daria Bignardi. L’appuntamento rientra nel ciclo di conversazioni con professionisti passati dai banchi del DAMS: al momento previsti in live-streaming, attraverso la pagina Facebook e YouTube DAMSLAb/LaSoffitta, sarà possibile ascoltare e partecipare a lezioni magistrali, dialoghi e tavole rotonde con laureati o “quasi laureati” che, dopo gli studi, si sono affermati nel panorama creativo e culturale italiano. Nel primo appuntamento, la scrittrice, giornalista e presentatrice televisiva dialogherà con i professori Gian Mario Anselmi e Luca Barra, introdotta dal direttore del Dipartimento Giacomo Manzoli, per ripercorrere le tappe del suo percorso accademico e della sua carriera professionale. Fra le testimonianze successive, il 25 marzo è la volta del curatore e critico d'arte contemporanea Massimiliano Gioni, in conversazione con Roberto Pinto; mentre il 31 marzo sarà Chiara Alessi a parlare di cultura materiale, di design e della sua ormai celebre rubrica #designinpigiama, intervistata da Anna Rosellini e Francesco Spampinato. Molto ricco anche il programma di aprile e maggio: in calendario l’attore e regista, Toni Servillo, laureato ad honorem nel 2015, il giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi, il regista Romeo Castellucci, il trombettista Paolo Fresu. Chiudono due incontri con il giornalista Riccardo Iacona e il cantautore Giovanni Lindo Ferretti, realizzati con il supporto di BPER Banca. Completano il programma gli appuntamenti “in absentia”, dedicati alla memoria di Tondelli, Pazienza, Freak Antoni e Mazzacurati.

LE MOSTRE: NO DAMS! AL MUSEO DELLA MUSICA, MIMMO PALADINO IN SALA BORSA E L’ARTE PUBBLICA DI CHEAP

Sono tre le mostre che celebrano il cinquantenario. Aprirà il 24 aprile “NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”, la mostra dedicata ai 50 anni del DAMS, sostenuta da Intesa Sanpaolo. L’esposizione prende vita negli spazi del Museo della Musica in Strada Maggiore, storica sede del corso di laurea: fotografie, articoli di giornale, documenti ufficiali e filmati storici, materiali provenienti da archivi pubblici e privati che, combinati insieme, tessono la trama del DAMS dal 1971 a oggi nell’allestimento immersivo progettato dall’architetto Eric Lapierre. Si terrà in Salaborsa, dal 29 aprile, la mostra dedicata all’artista Mimmo Paladino, preludio alla laurea ad honorem in DAMS che gli sarà conferita il 14 maggio dal Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, al Teatro Comunale di Bologna. La mostra raccoglie oltre cento disegni dell’artista ispirati alla grande letteratura universale, tra cui Cervantes, Collodi, Dante, Omero, Lévi-Strauss e Manzoni. L’inaugurazione della mostra è impreziosita da un intervento dell’artista teatrale Ermanna Montanari, fondatrice e direttrice artistica, assieme a Marco Martinelli, del Teatro delle Albe: Montanari accompagnerà la vernice con la lettura del XXXIII Canto del Paradiso dantesco, mentre Martinelli – studente celebre del DAMS – costellerà il programma del cinquantesimo con laboratori, incontri e spettacoli. A corollario, per le vie del centro storico da metà maggio a giugno sarà possibile imbattersi nel progetto di public art di CHEAP dedicato a DAMS50, che presenterà dieci interventi originali creati da artisti ex-DAMS.

IL TEATRO: MARCO MARTINELLI, ODIN TEATRET, GIULIANO SCABIA

Sono tre i progetti di ambito teatrale in DAMS50. Dal 20 al 29 aprile è in calendario il laboratorio teatrale riservato agli studenti dell’Università di Bologna, condotto da Marco Martinelli, che presenterà il proprio esito performativo in forma pubblica il 30 aprile e prenderà parte a tre diversi incontri (20-21 e 26 aprile) che raccontano la sua poliedrica carriera e poetica. “I Sentieri del Pensiero”, invece, è il progetto dedicato a Torgeir Wethal, storico attore dell’Odin Teatret, a cura di Teatro Ridotto - Casa delle Culture, in collaborazione con il Collettivo Hospites, realizzato in occasione dell’inaugurazione dell’omonima Biblioteca: la giornata del 2 maggio propone incontri, conferenze e dialoghi con, tra gli altri, Eugenio Barba, Roberta Carreri e Iben Nagel Rasmussen (Odin Teatret). Il 3 e il 4 maggio il progetto prosegue con la presentazione in prima nazionale dello spettacolo “Fiori per Torgeir” di Carreri. Il 6 maggio si terrà la lectio magistralis di Giuliano Scabia, scrittore, poeta, regista e spesso attore dei propri testi, è stato protagonista assoluto della scena teatrale italiana, nonché uno dei padri fondatori del DAMS, dove ha guidato la cattedra di Drammaturgia.

CONCERTI, SPETTACOLI, CONVEGNI E FILM

Alcuni spettacoli teatrali e concerti del Centro La Soffitta si intrecceranno a doppio filo alle celebrazioni damsiane, mettendone in evidenza gli aspetti di sperimentazione artistica e creativa. Nei numerosi convegni e seminari, studiosi provenienti da differenti ambiti disciplinari si confronteranno su temi legati all'arte e alla cultura, al cinema e ai media. Tra tutti, un convegno nazionale dedicato al corso di laurea “Il DAMS ieri, oggi e domani”, alla presenza delle principali istituzioni, offrirà prospettive sulla formazione sia di carattere storico, sia di rilancio sul presente e sul futuro. DAMS50 vede anche la realizzazione di un film di docu-fiction dedicato alla storia e ai protagonisti del DAMS, “Andate a lavorare”, prodotto da Genoma Films, con il supporto di BPER Banca.

 

IL MOMENTO CLOU IN PIAZZA MAGGIORE DAL 18 AL 20 GIUGNO

A metà giugno, saranno diversi gli appuntamenti e interventi artistici che consentiranno una vera e propria “visita guidata” del centro di Bologna sulle tracce del DAMS, incorniciati dal progetto di videoinstallazioni architettoniche supportato da BPER Banca, che valorizzerà ad hoc le storiche sedi e attuali del corso di laurea. Dal 15 al 20 giugno, le sedi di Palazzo Marescotti-Brazzetti (via Barberia 4), del Complesso di Santa Cristina (Piazzetta Morandi) e del DAMSLab (Piazzetta Pasolini) verranno rispettivamente “accese” da tre interventi di Tommaso Arosio, Apparati Effimeri e Riccardo Benassi, storici studenti DAMS, oggi artisti e video-designer di successo internazionale, mentre le sedi storiche di via Guerrazzi, Strada Maggiore e l’Ospedale dei Bastardini saranno oggetto di un intervento di Elisa Seravalli a partire dai materiali d’archivio esistenti. Le stesse sedi ospiteranno performance, talk, tavole rotonde lungo tutto il fine settimana, dal 18 al 20 giugno, che culminerà in tre spettacoli sul palco di piazza Maggiore, in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, ogni sera alla presenza di grandi artisti del panorama nazionale, in grado di dare voce alle tante anime creative che hanno popolato e popolano il DAMS.

CINQUANT’ANNI DI STORIA

Il Corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Bologna, il primo in Italia, è stato avviato in forma sperimentale nell’anno accademico 1970/1971, poi ufficialmente nel 1971/1972. In un Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dei primi mesi del 1970, Benedetto Marzullo, professore ordinario di Letteratura greca e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, aveva illustrato il piano di studi del nuovo corso di laurea che sollecitava la formazione di nuove professionalità rispetto a quelle tradizionalmente proposte dai corsi umanistici. Fu un successo immediato: dai 115 iscritti del 1970/1971, già a fine decennio gli studenti superano le 3.500 unità, imponendo così un trasloco dalla prima sede di Strada Maggiore 34 agli spazi di via Guerrazzi. In cattedra c’erano docenti che hanno impresso fin da subito un carattere di vivace sperimentazione: fra gli altri, Luigi Squarzina, Renato Barilli, Umberto Eco, Tomás Maldonado, Gianni Polidori, Furio Colombo, Giampaolo Bernagozzi, Alfredo Giuliani, Lamberto Pignotti, Adelio Ferrero, Giuliano Scabia, Renzo Tian, Roberto Leydi, Gianni Celati. Sono decine di migliaia le allieve e gli allievi che in 50 anni si sono avvicendati su quei banchi. Tra i più noti, si devono citare lo scrittore e saggista Pier Vittorio Tondelli, il fumettista Andrea Pazienza, il cantautore Roberto “Freak” Antoni, il regista Carlo Mazzacurati, ma ci sono “damsiani” in tantissimi settori dell’industria culturale, dall’arte alla musica, dal teatro al cinema, dai media al giornalismo.

IL DAMS DI BOLOGNA IN FESTA

“Correva l’anno 1971. Il Festival di Sanremo incoronava le note convenzionali di Nada e Nicola di Bari, ma la Mostra di Venezia aveva dovuto sospendere il concorso ufficiale da un paio d’anni per via delle contestazioni, e il Paese viveva tutte le tensioni politiche ed economiche dei cosiddetti ‘anni di piombo’. In quel contesto, un austero signore che insegnava letteratura greca ebbe un’idea rivoluzionaria. Com’era possibile, si chiese Benedetto Marzullo, che l’Alma Mater Studiorum, l’Università di Bologna che si avvicinava ai 900 anni di storia, non avesse un corso di laurea interamente dedicato allo studio di queste nobilissime, gloriose e preziose discipline? Fu così che, fra molte resistenze, fraintendimenti e pregiudizi, nacque il DAMS. Un progetto che fu poi ‘esportato’ in tutta Italia e ha generato una infinità di discendenti. Il DAMS è stato ed è la sintesi di tante cose diverse. Talento, passione, sensibilità, talvolta anche voglia di andare controcorrente e di sfidare i limiti, ma è anche rigore, disciplina, impegno. Come tutto ciò che riguarda la creatività, descrive un percorso che collega gli individui e li porta a condividere e comunicare, attraverso quegli oggetti meravigliosi che per comodità chiamiamo ‘arte’, ma che investono tutte le dimensioni dell’essere umano: occhi, orecchie, voce, corpo, tutte le forme di intelligenza cerebrale e sensoriale. L’occasione dei cinquant’anni ci ha spinto a girare per un attimo lo sguardo alla nostra storia. Senza nostalgia, ma con un po’ di orgoglio. Le radici che abbiamo trovato parlano soprattutto di cambiamento. Essere in trasformazione per rimanere sempre noi stessi. Non possiamo che ringraziare la Regione Emilia-Romagna, le altre istituzioni da sempre vicine al nostro mondo, il Comune di Bologna, la Cineteca di Bologna, la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, e i preziosissimi sponsor, BPER Banca e Intesa Sanpaolo, per averci consentito di organizzare una grande festa che aggiunga il contributo del DAMS a quel clima di rinascita collettiva di cui sentiamo tutti il bisogno, oggi come nel 1971”. (Prof. Giacomo Manzoli, Direttore del Dipartimento delle Arti)


BIOGRAFIA MASSIMILIANO GIONI

Massimiliano Gioni è curatore e critico d'arte contemporanea, attualmente Direttore Artistico del New Museum di New York e della Fondazione Nicola Trussardi di Milano.

Dopo la laurea in Storia dell'arte al DAMS dell'Università di Bologna, inizia la sua attività come critico, prima fondando la rivista online Trax e successivamente lavorando come caporedattore di Flash Art a Milano e in seguito a New York.

Ha curato numerose mostre, tra cui la 55a Biennale di Venezia (2013), l'8a Biennale di Gwangju (2010), la prima Triennale del New Museum (co-curata con Lauren Cornell e Laura Hoptman nel 2009), la 4a Biennale di Berlino (co-curata con Maurizio Cattelan e Ali Subotnick nel 2006) e la quinta edizione di Manifesta (co-curata con Marta Kuzma nel 2004).

A febbraio di quest'anno ha inaugurato la mostra "Grief and Grievance: Art and Mourning in America" originariamente concepita dal curatore Okwui Enwezor e curata insieme a Naomi Beckwith, Glenn Ligon e Mark Nash.

Nel 2019 ha curato “The Warmth of Other Suns”, una collaborazione tra il New Museum e la Phillips Collection di Washington DC, mentre al Museo Jumex di Città del Messico ha curato “Appearance Stripped Bare: Desire and the Object in the Work of Marcel Duchamp and Jeff Koons, Even”, la prima mostra a mettere in dialogo le opere di Marcel Duchamp e Jeff Koons che, con quasi 500.000 spettatori, è diventata la mostra più visitata nella storia del museo.

Nel 2018 a Londra presso The Store X Gioni ha organizzato “Strange Days - Memories of the Future”, un'antologia di opere video originariamente presentate al New Museum.

Nel 2017 ha curato la mostra “Giuseppe Penone: Matrice”, prodotta da Fendi al Palazzo della Civiltà Italiana di Roma. Gioni ha inoltre partecipato alla commissione del Ministero dei Beni Culturali che ha selezionato “Foglie di Pietra” di Giuseppe Penone come prima opera d'arte contemporanea a essere installata in modo permanente nel centro storico della città di Roma.

Con la Fondazione Trussardi, nel 2015, in occasione di Expo Milano, ha curato “La Grande Madre” a Palazzo Reale, e nel 2017 ha organizzato “La Terra inquieta” alla Triennale. Con la Fondazione Trussardi dal 2003 ha presentato numerosi interventi di arte pubblica e mostre in luoghi dimenticati, palazzi e spazi simbolici della città di Milano.

Dal 2015 organizza le presentazioni della Tony and Elham Salame Collection presso la Aishti Foundation di Beirut, dove ha curato tre mostre, intitolate rispettivamente “New Skin” (2015), “Good Dreams, Bad Dreams: American Mythologies” (2016), e “The Trick Brain” (2017), insieme alla grande mostra personale di Urs Fischer: “The Lyrical and the Prosaic” (2019).

Massimiliano Gioni ha collaborato con le riviste Artforum, Domus, Frieze, Parkett, Rolling Stone, Wired e con le case editrici Charta, Mondadori, Phaidon, Les Presses du Reel e Rizzoli. Ha co-fondato la “Wrong Gallery” con Maurizio Cattelan e Ali Subotnick, con cui ha diretto le riviste d'arte indipendenti “The Wrong Times” e “Charley”.

È l'editore commissionante di “2000 Words”, una serie di libri monografici pubblicati dalla Dakis Joannou Collection / Deste Foundation, con la quale ha spesso collaborato, co-curando numerose mostre ad Atene.

È stato giurato per numerosi premi e riconoscimenti, tra cui: Absolut Art Award, BMW Art Journey, Hugo Boss Prize, Mario Merz Prize, Edvard Munch Art Award, Pinchuk Art Prize, Preis der Nationalgalerie-Hamburger Banhof, Kurt Schwitters Prize, Vilcek Premio.


Informazioni: www.dams50.it

Facebook: @damslab.lasoffitta

Youtube: UniBoDAR

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