Spazio Orler a Venezia

 


Nel vocabolario del nuovo Spazio Orler a Venezia, traboccante una energia votata all'estensione dei concetti di arte e alle sue possibili forme di presentazione, l'arte appare anzitutto collaborazione pluridisciplinare. Ad aprire questa nuova realtà sotto il cielo veneziano, nel cuore della città nel famoso sestriere di San Polo e a pochi metri dal Ponte di Rialto, la personale di un grande artista britannico, Terry Atkinson fino al prossimo 14 maggio. Forte della considerazione che è proprio l'istanza della storia il tramite con cui si pone la questione della soggettività, l'artista si muove rispettando i tempi dell'epoca, della storia che diviene sua grande musa ispiratrice e indirizza il proprio lavoro alla testimonianza di essa, nascondendone però, e con successo, le contraddizioni derivanti dall'assetto sociale.  Le opere in esposizione nel  bellissimo spazio espositivo che sa di storia anch'esso e che si affaccia su Canal Grande, le opere di Atkinson caratterizzano il suo sguardo lucido ed imparziale che contraddistingue il suo punto di vista, che a partire dal 1974 lo fa "traghettare" dal "Noi" per arrivare all'"Io", dove quest'ultimo è protagonista, intrecciando storia ed estetica, arte, tensioni, sporcando le formalità degli impianti minimali con l'uso di materiali come l'olio lubrificante.  Ma ad essere sporcato è solo questo perché le sue opere sono frutto di un'analisi basata su un profondo lavoro di conoscenza sul valore del tempo, della convivenza dell'uomo in tutto questo con lucida consapevolezza mentre l'esposizione si propone di fare emergere i respiri più autentici della sua produzione, rivelandone i codici linguistici attraverso una selezione di lavori che nascono dallo stretto rapporto con la realtà osservata con interessante e originale approccio. Fino al 14 maggio si potranno scoprire lavori inediti dell'artista britannico e non mancheranno i suoi lavori più noti e celebrati, come nella sala completamente dedicata alla serie Enola Gay, che introduce un'icona desacralizzante della storia, in un segmento temporale in cui la storia stessa è stata divisa in due, tra passato da rimuovere e futuro da idealizzare. Terry Atkinson (Regno Unito, 1939) ha esposto nei principali musei di tutto il mondo, tra cui MoMA, New York Whitechapel Art Gallery, Londra, Tate Modern, Kunstwerk,  Berlino, Biennale d'Arte Internazionale di Venezia. Spazio Orler, Sestriere di San Polo - San Silvestro, Venezia

Luca Gentilini, il social media manager di Artenetwork