Optimis Omnia: l’arte pugliese in mostra a Trani
Optimis Omnia: l’arte pugliese in mostra a Trani
Ventidue voci, un unico racconto corale. Palazzo delle Arti Beltrani accoglie la prima curatela di Dario Agrimi, tra provocazione e poesia
Con Optimis Omnia, dal 6 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026, il Palazzo delle Arti Beltrani di Trani accoglie la prima esperienza curatoriale di Dario Agrimi, artista contemporaneo e docente all’Accademia di Belle Arti di Roma. Agrimi, noto per la sua capacità di destabilizzare la percezione attraverso opere surreali e ironiche, firma qui un progetto che riunisce artisti pugliesi, scelti per la forza espressiva e la varietà dei loro linguaggi. La mostra, inserita nel cartellone de “Le Vie del Natale 2025”, a cura di Delle Arti Odv Ets, gode del patrocinio gratuito della “Rete Musei di Puglia” e del sostegno della Città di Trani e non si limita a presentare opere, ma costruisce un paesaggio di visioni e tensioni, restituendo la complessità e la ricchezza dell’arte contemporanea regionale.
«Questa esposizione - dichiara Agrimi - rappresenta la mia prima esperienza nell’ideazione e organizzazione di un progetto collettivo che ha visto la selezione di ventidue artisti, tutti rigorosamente pugliesi. L’idea è che questa mostra miri ad esprimere il meglio di tutto».
Il percorso espositivo si snoda tra pittura, scultura, fotografia e installazioni, componendo un mosaico di linguaggi che restituisce la vitalità artistica della Puglia contemporanea.
Per Agrimi, Optimis Omnia è un’indagine sull’essenza stessa dell’arte. Citando Epicuro, “Lathe biosas” (ndr vivi nascostamente) ricorda come la creazione nasca spesso nella solitudine, tra sacrifici e dedizione, perché la genialità da sola non basta. Ogni opera porta con sé il DNA del suo autore, fatto di ostinata ricerca e di un amore imperituro. Esporre significa avere il coraggio di mostrarsi, di offrire al giudizio della collettività ciò che nasce dall’impossibilità di sfuggire a se stessi. «L’arte - conclude Agrimi - è puro oggetto di piacere, il luogo dove tutto è possibile».
Gli artisti sono presentati nel testo in rigoroso ordine alfabetico, a sottolineare l’uguaglianza delle voci. L’allestimento espositivo, invece, segue logiche autonome, pensate da Agrimi per costruire un percorso di visioni e tensioni che non si limita a rispecchiare la sequenza dei nomi, ma invita il visitatore a muoversi tra contrasti, rimandi e dialoghi inattesi.
Così la mostra contempla la fotografia di Giovanni Albore (Deadline, 2022), sospesa tra figurazione e astrazione, e prosegue con la pittura di Pietro Capogrosso (Cometa, 2023), stratificazione di colore e luce che trasforma la memoria in visione. David Cesaria con Disturbo (2025) ribalta la tradizione delle luminarie pugliesi in chiave pop e ironica, mentre Pierluca Cetera con Plateau (2025) costruisce un paesaggio di micro-icone sacre e profane su carta abrasiva.
La materia diventa protagonista nelle opere di Giuseppe Ciracì (Tra le mani custodiva le stelle, 2021), dove il tempo trasforma la pagina di un libro in pittura, e in quelle di Paolo De Santoli (ErmaBiFrontE, 2025), vaso-scultura che fonde terracotta ed erbe aromatiche. Vincenzo De Sario con The Wall (2025), sceglie oggetti che unisce per dare altra vita, altre forme, altri significati, mentre Pietro De Scisciolo (In-Croce, 2024) intreccia pietra di Trani, ferro e olio bruciato in una scultura che evoca tensione e sacrificio.
La ceramica smaltata di Silvana Di Blasi (Follia, 2021) racconta la dimensione intima e fragile, mentre Francesco Rocco Ferruccio (Dittico delle solitudini, 2025) propone un dialogo pittorico sulla solitudine. Fabrizio Fontana con Ancestrale (2023) trasforma giocattoli e feticci in un teatro ironico della quotidianità, e Nicola Genco (Handle with care / Landscapes, 2025) porta la scultura verso forme organiche e poetiche, tra legno, ceramica e acciaio.
Gods in Love (Alessandro Suzzi) presenta Madre, sagoma in alluminio che porta l’energia della street art in dialogo con la pittura e l’illustrazione. Iginio Iurilli con Nder a la lanza lavora su legno e bambù, trasformando la materia in poesia plastica. Nunzio Lobasso (Deviazione cromatica 13, 2025) esplora la pittura come introspezione cromatica, mentre Cristina Mangini (Freccette, 2021) lavora sulla serialità e sul tempo come dimensione perpetua.
La scultura di Mauro Antonio Mezzina (Origini, 2023) in pietra di Trani riflette sullo spazio-forma, mentre Massimo Nardi (Mutamenti con ponte, 2006) unisce materiali di recupero e pittura per interrogare la percezione. Irene Petrafesa con L’ombra del giorno (2025) evoca emozioni e memorie sedimentate attraverso ossidi e pastelli, mentre Margherita Ragno concentra la sua produzione sul corpo femminile, decantando una bellezza libera da stereotipi.
Carlo Michele Schirinzi con Sindoni di femmine d’angelo in caduta (2025) intreccia cinema, pittura e scrittura in un dittico visionario, mentre Federica Claudia Soldani (Death, 2022) indaga fragilità e resilienza con una scultura in acido polilattico.
Le sale del Palazzo delle Arti Beltrani, già custodi della Pinacoteca “Ivo Scaringi”, diventano così teatro di un’esposizione che non si limita a mostrare, ma racconta: un viaggio corale che restituisce la pluralità delle voci artistiche pugliesi, tra provocazione e poesia.
Il Palazzo delle Arti Beltrani diventa così luogo di attraversamento, dove le opere non si limitano a essere esposte ma generano relazioni e prospettive nuove.
La mostra sarà visitabile dal 6 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026, dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00). I biglietti (intero 5 euro, ridotto 3 euro per minori, studenti, docenti, over 65 e soci partner), sono disponibili presso il Botteghino di Palazzo Beltrani in via Beltrani 51 a Trani (BT). Con lo stesso biglietto è possibile accedere anche alle collezioni permanenti della Pinacoteca “Ivo Scaringi”.
siamo lieti di invitarVi alla preview della
mostra “Optimis Omnia”, a cura di Dario Agrimi, che si
terrà venerdì 5 dicembre 2025 alle ore 18:30 presso Palazzo
delle Arti Beltrani, in via Beltrani 51 a Trani (BT). .
La mostra, visitabile dal 6 dicembre 2025 al
31 gennaio 2026 a Palazzo delle Arti Beltrani (dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00), riunisce 22 artisti
pugliesi scelti per la forza espressiva e la varietà dei loro
linguaggi.
Inserita nel cartellone “Le Vie del Natale
2025” a cura di Delle Arti Odv ETS, gode del patrocinio
gratuito della Rete Musei di Puglia e del sostegno della Città
di Trani. Un percorso che non si limita a presentare opere, ma costruisce
un paesaggio di visioni e tensioni, restituendo la complessità e la ricchezza
dell’arte contemporanea regionale.
Intervengono:
Amedeo
Bottaro, sindaco
della Città di Trani;
Lucia de
Mari, assessore
alle Culture della Città di Trani;
Dario Agrimi, artista contemporaneo, docente all’Accademia di Belle Arti di Roma e curatore della mostra
"Optimis Omnia",
insieme a
gran parte degli artisti protagonisti dell’esposizione tra Giovanni Albore,
Pietro Capogrosso, David Cesaria, Pierluca Cetera, Giuseppe Ciracì, Paolo De
Santoli, Vincenzo De Sario, Pietro De Scisciolo, Silvana Di Blasi, Francesco
Rocco Ferruccio, Fabrizio Fontana, Nicola Genco, Gods in Love (Alessandro
Suzzi), Iginio Iurilli, Nunzio Lobasso, Cristina Mangini, Mauro Antonio
Mezzina, Massimo Nardi, Irene Petrafesa, Margherita Ragno, Carlo Michele
Schirinzi, Federica Claudia Soldani.
- Centro Culturale Polifunzionale -
Palazzo delle Arti “Beltrani’’ - Pinacoteca ‘‘Ivo Scaringi’’
www.palazzodelleartibeltrani.it - info@palazzodelleartibeltrani.it
Info 0883.50.00.44 - Via Beltrani, 51 - Trani – BT
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