PUGLIA. CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO Direzione Artistica di Giusy Caroppo Ultima settimana per le mostre “Victory of Democracy” di Andrei Molodkin al Castello di Barletta E “Victory of Pain” di Vettor Pisani al Museo della Fondazione Ettorei e Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia


Andrei Molodkin
Vettor Pisani

Ultima settimana per le mostre
“Victory of Democracy” di Andrei Molodkin al Castello di Barletta

E “Victory of Pain” di Vettor Pisani al Museo della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi

di Gravina in Puglia

Apertura serale nei weekend, con un costo ridotto, a Barletta. 


Ultima settimana per le mostre di PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO, il progetto diretto da GIUSY CAROPPO, cofinanziato dalla REGIONE PUGLIA, a seguito dell’ Avviso Pubblico riguardante le Attività Culturali “Patto per la Puglia FSC 2014-2010” e promosso dalla rete tra FONDAZIONE ETTORE POMARICI SANTOMASI, ASSOCIAZIONE ECLETTICA CULTURA DELL’ARTE e POLO MUSEALE DELLA PUGLIA.

Successo di gradimento per VICTORY OF DEMOCRACY di ANDREI MOLODKIN al Castello di Barletta. La mostra, realizzata in collaborazione con l’organizzazione a/political di Londra e la Galleria Pack di Milano, si dipana tra l’esterno, con la imponente installazione pubblica GOVERNMENT, e i sotterranei del Castello. Qui i contenitori acrilici di Molodkin - raffiguranti VITTORIA e DEMOCRAZIA - si riempiono del sangue dei migranti e del petrolio greggio proveniente dalle zone di conflitto e traducono la violenza della realtà contemporanea: un’era “capitalista” caratterizzata da povertà, guerra e sfruttamento e all’esterno il fallimento delle politiche mondiali è sintetizzato nella installazione monumentale in ferro GOVERNMENT.

La mostra prolunga l’orario di apertura sino alle ore 23.00 nel week-end, sabato e domenica, con una pausa dalle ore 14.00 alle ore 17.00 (chiusura biglietteria ore 22.30). Il biglietto è ridotto per le visite serali e se integrato con quello delle visite al Castello (5euro intero, 3 euro ridotto). Visite guidate alla mostra, senza sovraprezzo e anche in lingua inglese a cura di Floriana Doronzo 348.9523527; Liliana Serrone 3470519051

A Gravina in Puglia VICTORY OF PAIN di VETTOR PISANI è installata nel settecentesco
Palazzo-Museo della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi: da visitare il museo archeologico, la biblioteca, l’appartamento e ambienti che conservano una preziosa chiesa rupestre dove, in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli, in dialogo con gli ambienti e le atmosfere mistiche della Cripta bizantineggiante di San Vito Vecchio, la Vergine Nera di Vettor Pisani è come incastonata ed emana tutta la forza evocatrice dell’universo alchemico e mitologico dell’artista scomparso. Dal carattere teatrale e misterico, l’opera è carica di riferimenti simbolisti, filosofici, psicanalitici, magici, in cui i simboli si riappropriano della loro corporeità, fornendo una chiave di lettura del presente, nella sua frammentazione trasfigurata, del suo dolore e fragilità.

Visite guidate a cura della Fondazione Santomasi I costi sono comprensivi di guida autorizzata che accompagnerà il visitatore durante la visita nel museo e alla mostra al costo di euro 5.00 ( orario
viste guidate 10.00-11.00-12.00 / 17.00-18.00-19.00; chiuso il lunedì) infoline: t. 080.3251021
Press office: Anna Maria Giannone/Puglia. Circuito del Contemporaneo
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IL PUBBLICO DI VICTORY OF DEMOCRACY: dicono di noi
strumento e suonano. Chi vede la mostra ne parla, ne immortala la suggestione e ne scrive con entusiasmo.
Tra i commenti: “Tutto quello che non ti aspetti da una cittadina di provincia e invece c’è. Mostra interessante e sconvolgente. Trieste”; “Inquietante e particolare, trasparente e obiettiva. Mostra di una realtà più comune di quello che si vuole far pensare all’umanità. Realtà vissuta oggi in molte regioni e paesi del nostro pianeta.
rumorosa sulla mafia al potere. Napoli”; “Ero interessata solo ai sotterranei, ma ho dovuto ricredermi. Si contempla la bellezza della distruzione e tornare su ti lascia una profonda riflessione sul masochismo di ognuno di noi. Lussemburgo”; “Da brividi! Bellissima e complimenti per la guida. Biella”; “Peccato per le scuole. Una  mostra del genere vale quanto 100 lezioni di storia e geografia. Una maestra”; “Purtroppo non dice nulla di nuovo, ma usa un linguaggio fortissimo, che tocca lo stomaco, al cuore e al cervello. Monza”; “Ero scettica su questa visita, ma mi ha suscitato riflessioni che terrò sempre nelle discussioni con i miei amici. Bitonto”; Emozionante e coinvolgente. L’artista è riuscito con delicatezza e armonia a esprimere un concetto di identità e
libertà…bravo! Andria”
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PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO: FORMAT, OBIETTIVI, ALTRE INIZIATIVE
Il progetto Puglia. Circuito del Contemporaneo si pone l’obiettivo di costruire stabilmente sul territorio pugliese un marchio di riferimento per l’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, prevalentemente all’interno dei siti di rilevanza storico artistica e paesaggistica, muovendo dall’idea di “museo temporaneo diffuso”, e di fornire un modello alternativo della gestione di beni culturali tradizionali e occasioni per una promozione e fruizione nuova in luoghi di cultura periferici con progetti dedicati alla creatività, all’inclusione sociale, alla riqualificazione urbana, all’accessibilità, in ciascuna delle sei aree di rilevanza turistica regionali.
Oltre Victory of Democracy e Victory of Pain, altri appuntamenti per la prima annualità sono The Life Of Things a cura di Marco Petroni con Alterazioni Video, Antonio Ottomanelli e Maurizio Buttazzo - una riflessione sulla capacità dello spazio urbano di produrre e provocare effetti, al di là della sola presenza fisica, attivando una trasmissione di conoscenza, funzione primaria di ogni attività culturale - e, in collaborazione con la Fondazione Southeritage di Matera, Sergio Racanati porta Debris/Detriti nell’ambito di Manifesta Palermo 2018. Nel contempo prende l’avvio il progetto di crowdfunding, guidato da Claudia Giannuli in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bari attraverso la creazione di gadget in ceramica e altri materiali innovativi. In programma visite guidate e formulazione di apparati accessibili per personecon disabilità a cura di Valeria Bottalico. La visual identity e il marchio registrato del Circuito del Contemporaneo sono della designer Carla Palladino.
GLI ARTISTI
Andrei Molodkin (Boui, North Russia, 1966) è artista concettuale russo. L’opera di Andrei Molodkin, caratterizzata costantemente da una dimensione poetica politico-ideologica, si serve con uguale intensità di materiali tra loro diversi quali petrolio, inchiostro o sangue, per articolare l’ossessione che determina l’impianto narrativo del racconto dell’artista: l’economia come entità significante della costruzione simbolica, economica e culturale occidentale. Il linguaggio e la tecnica caratteristici dell’artista - l’utilizzo del petrolio e dei sistemi idraulici che ne attuano la circolazione, dai compressori alle sculture “simulacro” vuote in resina acrilica - nelle recenti produzioni si articolano frequentemente in una serie di tele di grandi dimensioni realizzate con la penna biro e che riportano slogan o
parole in cui i caratteri che li compongono occupano l’intero spazio visivo. Articolando così il linguaggio, riesce nell’impresa di dar vita ad una personale “tecnica” che lo differenzia profondamente dalle ricerche che vertono sul rapporto uomo-tecnologia e rendono la sua produzione tra le più singolari nel panorama internazionale. La sua evoluzione si è spinta recentemente su di un versante sempre più concettuale, che mira alla continua ricerca di un
dialogo con lo spettatore attraverso l’impatto emozionale suscitato.
Vettor Pisani (Bari 1934 – Roma 2011) Artista colto, complesso ed enigmatico, pittore, scultore, architetto, commediografo, distaccandosi dalla linea delle avanguardie che si delineavano in Italia e non solo negli anni Sessanta, dà vita a un linguaggio quasi teatrale, che, unendo simbolismo, ermetismo, alchimia, massoneria e psicoanalisi, ha
prodotto messe in scene labirintiche di oggetti, immagini, creature e citazioni di artisti, scrittori e pensatori. Unendo scultura, installazione, fotografia e performance, Vettor Pisani costruisce luoghi onirici popolati da vergini, sfingi, marionette, macchine celibi, bambole, simulacri, isole dei morti, che insieme simboleggiano il complesso universo delle nevrosi individuali, il teatro dell’umanità privato di ogni illusione.
Sergio Racanati, (Bisceglie 1982) vive e lavora tra Milano e Miami (IT, F). Fin da subito, la cifra predominante del suo percorso artistico ha seguito l’approfondimento e l’analisi delle pratiche creative afferenti il contesto urbano, sociale, politico ed architettonico. I suoi progetti coinvolgono i temi della sfera pubblica, i comportamenti politici delle  comunità, i rapporti tra memoria individuale e memoria collettiva, affrontati con gli strumenti di alcuni linguaggi artistici (performance, situazioni, installazioni, video, film). Alcune recenti produzioni video e progetti complessi sono stati prodotti dalla pugliese EcletticaCultura del’Arte e Fondazione Southeritage di Matera. Tra le recenti residenze artistiche a cui l’artista ha partecipato si segnalano quelle presso: Museo Pino Pascali / Polignano a Mare - BA_I (2014); Harvard University a cura di Marcus Owens (2013); Z33 Contemporary Museum; Hasselt_B (2012), Performance Space / Londra_UK; Edge Zones Foundation / Miami_US a cura di Charo Oquet, promossa da GAI - Associazione Giovani Artisti
Italiani e MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (2013). Vincitore del premio per la sezione Performance Art alla Biennale di New York diretta da Pietro Franesi e co-curata da Vjitaly Patsyukov e Lu Hao (2013), partecipa anche alla Biennale del Mediterraneo (2012), alla 7°Berlin Biennal, all’interno del progetto “Preoccupied” presso il KW Institute for Contemporary Art, Berlino_D (2013) e alla Bienal del Fin del Mundo / Mar del Plata RA.
ripercorre la giornata tipo dell'artista. Il docufilm prodotto da Apulia Film Commission, nell'ambito del progetto
AtVision, in collaborazione con la Fondazione Museo Pino Pascali, è stato trasmesso da SkyArte nella primavera del 2016. Oggi, parallelamente alla sua attività artistica, insegna "Tecniche della Ceramica" all'Accademia di Belle Arti di Bari.
Alterazioni Video, collettivo artistico fondato a Milano nel 2004 da Paolo Luca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. Sono conosciuti per aver coniato il termine Incompiuto Siciliano.
Incompiuto Siciliano ha come obbiettivo la rilettura del paesaggio italiano e dell'architettura incompiuta. Si tratta di un progetto in progress, iniziato nel 2006, un vero e proprio censimento dell'Italia lasciata a metà, un'indagine sulle rovine della contemporaneità, che oggi trova compimento nella creazione di un Parco Archeologico dell'Incompiuto a Giarre, (Sicilia, 2010). L'intento del progetto è ribaltare la percezione negativa che l'opinione pubblica ha delle opere pubbliche incompiute fino a dichiararne la dignità di opere d'arte e a trasformarle così in una risorsa economica.
internazionali: Disobedience (Künstlerhaus Bethanien, Berlino 2005), 52 Biennale di Venezia 2007, Remote Control (MoCA, Shanghai 2007, Manifesta 7 (Rovereto 2008) , 12 Biennale di architettura di Venezia 2010, Freak Out (Greene Naftali Gallery, New York 2013). Tra le mostre personali: Chelsea Art Museum (New York, 2006), MAR museo d'Arte di Ravenna (Ravenna, 2014) e Careof (Milan, 2016).
Maurizio Buttazzo nasce e vive a Lecce; è fotografo, designer non convenzionale che opera alla ricerca di nuovi sistemi di produzione per l'introduzione del riciclo come pratica progettuale e produttiva. A dispetto della tecnologia che sembrerebbe riempire tutti gli spazi della nostra vita, Buttazzo predilige pratiche creative che trovano un riferimento forte nella manualità e nel riportare a nuova vita rifiuti e scarti della nostra distratta quotidianità. Un insieme, quindi, di pratiche meticce che aiutano a cogliere sentieri dal volto umano, su cui costruire un design e uno sguardo più etico e responsabile. Antonio Ottomanelli (Bari,1982) ha studiato architettura a Milano e Lisbona e si è accostato alla fotografia come strumento per indagare il territorio, indicatore delle dinamiche sociali e delle tensioni economiche, sociali e culturali.
Fondatore e curatore di Planar, un luogo di di- scussione, dibattito, ricerca e formazione sulla fotografia contemporanea e sulle arti visive più in generale. La fotografia come strumento per costruire piattaforme di conoscenza e infrastrutture atte ad accogliere documenti visuali e progettuali. Vincitore del FOAM Talent Prize 2016 ha esposto in importanti mostre internazionali come Biennale di Architettura di Venezia, MoMa di Ny, Foam di Amsterdam. Ha collaborato con varie riviste tra cui Domus. “I miei progetti riflettono sul concetto di identità. Per identità io intendo la conoscenza delle forze economiche e politiche che determinano una particolare condizione sociale del singolo individuo in relazione alla comunità”.  www.circuitodelcontemporaneo.it



pubblica
Massimo Nardi