KOUNELLIS | WARHOL. LA MESSA IN SCENA DELLA TRAGEDIA UMANA: LA CLASSICITÀ DI JANNIS KOUNELLIS E IL POP DI ANDY WARHOL

Jannis Kounellis, Senza titolo, Svelamento, 2012, cripta della Chiesa di San Fedele, Milano I Ph. Luca Casonato


 Dal 12 dicembre 2025, l’esposizione Kounellis | Warhol. La messa in scena della tragedia umana: la classicità di Jannis Kounellis e il pop di Andy Warhol in corso alla Galleria Fumagalli fino al 29 maggio 2026, si arricchisce di un approfondimento presso il Museo San Fedele di Milano.


Nella cripta della Chiesa di San Fedele, l’opera permanente di Jannis Kounellis Senza titolo, Svelamento, 2012 è posta in dialogo con un’opera di Andy Warhol, prestito della Galleria Fumagalli.

La mostra si pone come l’occasione per indagare le tangenze culturali e la comune tensione nei confronti della potenza e del mistero della spiritualità dei due maestri dell’arte contemporanea, pur rispettando le loro differenze ideologiche ed estetiche, senza volerli assimilare a una medesima matrice e respingendo ogni sovrapposizione che possa appiattirne la singolare identità.

Jannis Kounellis (Il Pireo, Grecia, 1936 – Roma, 2017) e Andy Warhol (Pittsburgh, Pennsylvania, 1928 - New York, 1987) hanno segnato in modo radicale il loro tempo, lasciando un’impronta profonda nella storia dell’arte. A un primo sguardo, sembrano incarnare due archetipi inconciliabili: l’alfa e l’omega di due visioni artistiche, due concezioni della realtà che si sono confrontate e, talvolta, scontrate. Le loro traiettorie si sono sviluppate in parallelo, ma in universi quasi distinti: Jannis Kounellis immerso nell’ombra e nel peso della materia, Andy Warhol nell’abbaglio fluorescente della superficie dell’immagine.

Oggi, a distanza da quel contesto storico e in un periodo in cui si sono dissolte le ideologie, appare fecondo creare un dialogo tra questi due maestri, non solo per metterne a confronto le differenze ma soprattutto per analizzare le radici comuni di quella grande energia che ha animato un periodo irripetibile dell’arte contemporanea, nonché sondare quel terreno comune da cui scaturì quella straordinaria stagione.

La mostra sarà arricchita da un’estesa pubblicazione che raccoglie contributi critici e memorie personali di importanti autori quali, fra gli altri, Andrea Dall’Asta SJ, Demetrio Paparoni, Gianni Mercurio, Gerard Malanga, Lóránd Hegyi, Luca Massimo Barbero, Franco Fanelli, Annamaria Maggi, Maria Vittoria Baravelli, Sandro Barbagallo.
Il volume si correda di un significativo apparato di immagini fotografiche autoriali e sarà presentato dopo l’apertura della mostra

Dal 12 December 2025 al 29 May 2026

MILANO

Museo San Fedele

 Via U. Hoepli 3/A