DOMANI AL MART DI TRENTO E ROVERETO L'ATTESA PRESENTAZIONE DI DO UT DO

 
Dal 22 novembre 2016
DO UT DO al  MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
 
E’ con grande entusiasmo che DO UT DO, contenitore di iniziative promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli, annuncia la penultima tappa di questa terza edizione 2016, per entrare martedì 22 novembre al MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e immergerci ancora una volta nel viaggio della casa do ut do attraverso le nostre installazioni e con un sistema di navigazione in virtual reality 3D. A fare gli onori di casa sarà Gianfranco Maraniello, ex direttore del MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna e dal 2015 direttore del MART, pronto ad accogliere il comitato scientifico di do ut do e tutti coloro che parteciperanno. L’evento sarà introdotto da Maurizio Marinelli, con la partecipazione di altri membri del comitato, di alcuni degli autori della casa do ut do e, come al Maxxi e alla Reggia di Caserta, il pubblico potrà assistere nel corso dell’opening a delle live art performances; questa volta sarà presente l’artista Yumi Karasumaru, con il reading di alcuni testi tratti dal suo ultimo libro Korosu- Io Uccido, e si potrà assistere alla creazione di una nuova opera d’arte dell’architetto e artista Duilio Forte.
 
 
·      La terza edizione
 
Dopo il grande successo della prima edizione nel 2012 dedicata all’arte contemporanea e della seconda nel 2014 sul design, questo progetto di raccolta fondi a cadenza biennale, è tornato quest’anno con un’incredibile edizione, che ha avuto l’onore di un padrino ufficiale come il memorabile Dario Fo e per tema la Casa do ut do di Alessandro Mendini, le cui stanze sono progettate da importanti architetti e designer: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin, Nanda Vigo.
In una società sempre più tecnologica e connessa, la terza edizione è stata annunciata sotto il segno del virtuale ad ArteFiera Bologna il 31 gennaio e ufficialmente presentata il 14 aprile all’Università Statale di Milano e il 17 maggio alla Peggy Guggenheim Collection a Venezia, e ha previsto diverse esposizioni (dal 14 luglio sino al 31 agosto presso REGGIA di Caserta, dal 15 luglio al 1° agosto al MADRE di Napoli, dal 20 al 25 settembre al MAXXI di Roma, dal 6 ottobre fino al 23 ottobre al MAMbo di Bologna, per approdare in tutto il suo splendore con una mostra straordinaria alla Pinacoteca Nazionale di Bologna dal 16 ottobre al 13 novembre e arrivare ora con grande successo al MART di Trento e Rovereto) per entrare virtualmente nella casa e nel giardino di do ut do.

Ogni stanza è dedicata a un VALORE che i vari architetti hanno scelto tra quelli che compongono la qualità dell’abitare e formano il senso più profondo di una casa, così come di una comunità, di una città, di un paese: vitalità, empatia, sogno, civiltà, gioco, attesa, inclusione, natura, complicità, luce, amore, incontro, il coraggio (delle donne).
E’ nelle parole di Alessandro Mendini che si legge a pieno il significato dell’operazione artistica di DO UT DO: “Il Palazzo che ho disegnato per DO UT DO ha una facciata fiabesca, indica l’attitudine poetica con la quale viene svolta periodicamente questa attività del dono. Il dono, appunto, un gesto positivo di apertura, di disponibilità verso il prossimo, di anima attenta e gentile. E dalla porta principale della tremolate grafia della facciata della mia architettura, si accede a un atrio circolare a cupola dal quale partono le stanze virtuali progettate dei famosi architetti donatori, a loro volta arredate con gli oggetti e le opere realizzate dai cinquanta artisti donatori. Doni che contengono dei doni che contengono dei doni. E il fine di questa operazione di cultura è quello di contribuire a una attività benefica, sociale, psicologica e scientifica, a favore di persone che vivono una vita difficile, anzi molto difficile. Le cinquanta opere raccolte quest’anno DO UT DO sono una collezione davvero notevole, e magicamente creano fra loro interessanti combinazioni, generando una empatia di grande effetto e qualità estetica. Un goal culturale combinato al sostanziale obbiettivo benefico”.
La visita virtuale in virtual 3D  è stata realizzata dalla società Vitruvio VR, che ha reso navigabile le 12 stanze e il giardino, oltre all’atrio comune, utilizzando tecnologie di modellizzazione 3D, visibile su tablet, smartphone e computer attraverso il sito doutdo.it e con visori indossabili che offrono una spettacolare esperienza immersiva e tridimensionale.
 
 
·      Si deve far “p’arte”
 
Anche in questa edizione, secondo il tradizionale schema dell’ “estrazione a sorte”, ogni opera verrà assegnata a chi avrà dato un contributo per sostenere le attività della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus.
In tal senso, la formula di do ut do prevede il coinvolgimento di grandi artisti che, aderendo al progetto, donano un’opera per il sostegno delle attività di assistenza e cura ai pazienti affetti da malattie inguaribili e per le attività di formazione e ricerca sulla medicina palliativa nel Campus Bentivoglio.
Le opere donate verranno assegnate a sorte a coloro che avranno prenotato il biglietto do ut do. L’estrazione si terrà il 15 dicembre a Bologna presso il MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, alla presenza dei collezionisti, artisti, architetti, designer, galleristi, produttori e sostenditori di do ut do 2016.
 
Oltre agli architetti e designer autori delle stanze, le adesioni tra artisti, stilisti, architetti e designer che regalano una loro opera annoverano: Bertozzi & Casoni, Alberto Biagetti, Irma Blank, Michel Boucquillon e Donia Maaoui, Fernando e Humberto Campana, Sandro Chia, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Gabriele Corni, Fabrizio Cotognini, Mario Cucinella, Barbara Cuniberti, Cuoghi Corsello, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Flavio Favelli, Jacopo Foggini, Duilio Forte, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Massimo Iosa Ghini, Marcello Jori, Yumi Karasumaru, Massimo Kaufmann, Francis Kèrè, Kings - Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, Steve Leung, Ugo Marano, Antonio Marras, Emiliana Martinelli, Paola Martelli, Roberto Sebastiàn Antonio Matta, Andrew Moore, Bruno Munari, Giovanni Ozzola, Francesco Patriarca, Terri Pecora, Simone Pellegrini, , Paola Pivi, Fabrizio Plessi, PSlab, Davide e Maurizio Riva, Claudio Silvestrin, Sissi, Isabella Vacchi,  Francesco Vezzoli, Nanda Vigo, Velasco Vitali, Danijel Zezelj, Tobias Zielony

Tra i sostenitori di do ut do 2016 con donazioni, fornitura di servizi e produzioni delle opere troviamo:
Adriano Group, Aldo Colella, Andrea Testi, AN.T.A.RES Restauro, Antica Forma, Archimede Falegnameria, Art DefenderArteria, AT imballaggi, Azienda Ferrarini, Azienda La Battaglia
Azimut Wealth Management, Cantina Bentivoglio, Cantine Gregoletto, Casone Group, Cerdisa, Cirulli Archive, ComunicaMente, Damiani, Digi-Graf, DOC/FILM, Eataly/Osteria Stagioni, Elena Garagnani Restauro, Enoteca Cortina, Enoteca Italiana, Fondazione Divo Bartolini, Fondazione Plart, Fourghetti, Fratelli Rinaldi Importatori, Gabriele Corni studio fotografico, Galleria Antonio Verolino, Galleria Lia Rumma, Galleria d'Arte Maggiore, Galleria MDC Massimo De Carlo, Galleria P420, Garage San Marco, Google Cultural Institute, Grafiche dell'Artiere, Kobalt entertaiment, In-Novo, Industrialbox, Istituto Alberghiero Riolo Terme, Il Laboratorio delle Idee, La Caramella di Gino Fabbri, La Casona group, L’Angolo della Freschezza, Marsèll, Martinelli Luce, Massimiliano Poggi Cucina, MBM Biliardi, Mingardo Designer Faber, NTL traduzioni, Palmieri, Partesa, PIMAR, Polpette e Crescentine, Pubblierre, Osteria La Bottega, Radio Sata, Renografica, Ricci marmi, Ristoranti della Buona Accoglienza, Riva 1920, Rolex, Serralunga, SlowFood Veneto, Stark, Technogym, Tenuta Santa Cecilia, Trattoria La Gatta, Turri 1870, Visionnaire Home Philosophy, Vitruvio VR.
 
 
In collaborazione con:
MADRE – Museo di Arte Contemporanea DonnaRegina, Napoli
MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna
MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, Bologna
MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma
Artefiera, Bologna
Circolo dei Lettori, Torino
Pinacoteca Nazionale di Bologna
Peggy Guggenheim Collection, Venezia
Reggia di Caserta
Interni Open Borders Università di Milano
 
 
INFORMAZIONI UTILI
 
Dove: MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto - Corso Bettini 43, 38068 Rovereto (TN)
 
Apertura:
22 novembre 2016
 
Orari:
Martedì - Domenica 10.00 - 18.00
Venerdì 10.00 - 21.00
Lunedì chiuso
La biglietteria chiude mezz'ora prima della chiusura del Museo
 
Direzione organizzativa:
Segreteria do ut do: Tel. 051 271060; e-mail: info@doutdo.it
 
Siti di riferimento
 
Ufficio Stampa:
Lucia Crespi, tel. 02 89415532 – 02 89401645, lucia@luciacrespi.it
 
pubblica:
Massimo Nardi