"LA FINESTRA SUL CORTILE. Scorci di collezioni private" a cura di LUCA MASSIMO BARBERO | GAM MILANO

 
 
Arthur Duff
 
 
 
Comune di Milano, GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano e UBS

LA FINESTRA SUL CORTILE
Scorci di collezioni private

23 novembre 2016 - 26 febbraio 2017

A cura di Luca Massimo Barbero
 
 
Un omaggio al tema del collezionismo privato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano:
 in dialogo capolavori del Museo e opere di due prestigiose raccolte italiane, la Collezione Panza di Biumo e la Collezione Berlingieri.
 
 
Sulla facciata esterna e nel cortile della Villa, per questa occasione l’artista americano Arthur Duff realizza un’installazione laser site specific che riprende “La finestra sul cortile.” 
 
 
 

Dal 23 novembre 2016 al 26 febbraio 2017 UBS e la Galleria d’Arte Moderna del Comune di Milano presentano La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private, ideato da Luca Massimo Barbero.
Il percorso espositivo si snoda all’interno della GAM per indagare il tema del collezionismo privato attraverso un dialogo inedito fra gli spazi neoclassici della Villa, i suoi capolavori, espressione di quel collezionismo illuminato milanese e lombardo che nel tempo ha arricchito il patrimonio museale civico con importanti lasciti e donazioni, e le opere provenienti da due prestigiose raccolte italiane, la Collezione Panza e la Collezione Berlingieri. La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private si inserisce nell’ambito della partnership, rinnovata per altri tre anni, fra l’istituto bancario e la GAM, esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Dal 2013 UBS sostiene infatti il Museo e le sue collezioni con una programmazione dedicata alla valorizzazione e tutela del suo patrimonio.
Richiamando la celebre pellicola di Hitchcock, da cui prende il titolo, l’esposizione riunisce episodi apparentemente frammentati in un unico grande racconto, definito e circoscritto dalla selezione curatoriale, che delimita il “campo visivo” del visitatore come la finestra del film delimita quello del protagonista, il quale costruisce la sua personale storia osservando i vicini di casa. Sui tre piani della Galleria trovano spazio accostamenti inediti tra il patrimonio artistico del Museo, che include alcuni dei maggiori protagonisti dell'Ottocento e del Novecento, e opere di artisti contemporanei da Christo, Dan Flavin, Joseph Kosuth, Richard Long, Julia Mangold, Cady Noland, Giulio Paolini, Richard Serra, Rudolf Stingel a Giovanni Fattori, Francesco Hayez, Edouard Manet, Giorgio Morandi, per citarne alcuni. 
“Prosegue in maniera sempre più feconda la partnership tra GAM e UBS e, allo stesso tempo, il dialogo tra le opere della Galleria e quelle del collezionismo privato – dichiara l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. La GAM continua a accrescere il numero dei suoi visitatori grazie a una collezione preziosa, curata e allestita con rigore in uno spazio prestigioso, e a una programmazione espositiva attenta, mirata a riflettere con sempre nuova luce il percorso museale. Una direzione che va a consolidare la sua identità e ad accrescere la sua attrattività nei confronti dei milanesi e del sempre più numerosi turisti che visitano la nostra città”.
"Con questo nuovo appuntamento, dedicato al collezionismo privato, aggiungiamo un capitolo importante alla storia che ci lega, ormai dal 2013, alla Galleria d’Arte Moderna e al Comune di Milano. Il tema della mostra rappresenta una buona sintesi delle affinità che, come UBS, condividiamo con la GAM, casa del collezionismo privato lombardo, e con i nostri clienti, a loro volta collezionisti. Ma soprattutto, apre alla città e ai visitatori una prospettiva diversa sul patrimonio artistico del museo, posto in dialogo con opere di due delle più prestigiose collezioni italiane. Il risultato è un viaggio tra passato e presente che mi ha entusiasmato e che invito tutti a intraprendere", dichiara Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato di UBS (Italia).
“Hitchcock è stato un grande maestro dell’inquadratura e del vedere. Proprio alla sua inedita capacità di sguardo è dedicato questo percorso espositivo attraverso la GAM, primo di una serie di progetti che svilupperò ispirati alla sua filmografia – dichiara il curatore Luca Massimo Barbero. Come nel capolavoro del grande regista, il pubblico diventa il vero protagonista mentre osserva e viene osservato; l’architettura dello spazio si trasforma in un grande set dove un gioco di “scorci visivi” riporta agli occhi del visitatore, riscoprendoli con accostamenti inattesi, capolavori museali e opere contemporanee". 
La scelta del curatore è quella di indagare il collezionismo nei suoi aspetti emblematici di corrispondenze fra il museo milanese e altre raccolte private – Panza e Berlingieri – creando un percorso, diverso da quello abituale, che va a punteggiare gli spazi in modo sottile e curioso, individuando rapporti e corrispondenze in grado di sottolineare, talvolta anche con ironia, temi, soggetti e la storia stessa delle opere, e di raccontare in chiave contemporanea le radici della Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Proprio il tema del collezionismo privato rappresenta l’elemento fondante, di incontro, fra la Galleria d’Arte Moderna e UBS, la cui passione per l’arte trova espressione nella UBS Art Collection, con oltre 30.000 opere dagli anni ’60 ad oggi. Un connubio che, negli ultimi anni, ha visto avviare e consolidare uno stretto percorso di partnership: dapprima con il restauro e la riapertura nel 2013 delle Collezioni Grassi e Vismara e della sala dedicata a Medardo Rosso, successivamente, nel 2014 e 2015, con due mostre realizzate insieme alla GAM - YEAR AFTER YEAR. Opere su carta dalla UBS Art Collection e Don’t Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection, entrambe a cura di Francesco Bonami – che hanno reso visibili per la prima volta al pubblico milanese i capolavori della collezione internazionale di UBS. 
Con il rinnovo della partnership, oltre al terzo episodio espositivo ideato da Luca Massimo Barbero, La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private, si avvia anche la partecipazione di UBS al restauro conservativo di circa 70 opere del patrimonio artistico della Galleria, con l’apertura straordinaria al pubblico dei depositi sotterranei in attesa della grande mostra 100 anni. La scultura a Milano dal 1815 al 1915 (marzo 2017), che ripercorrerà la storia della produzione scultorea lombarda nell’arco di 100 anni.
UBS E L’ARTE
Da sempre impegnata a livello mondiale nel sostegno all’arte e alla cultura, UBS promuove un programma articolato di attività che vede fra le principali collaborazioni il supporto a lungo termine ad Art Basel, la più importante fiera d’arte contemporanea internazionale, a Basilea, Miami Beach e Hong Kong, di cui l’istituto è il primo partner globale, la partnership internazionale con il Solomon R. Guggenheim Museum e la sua Fondazione, cui si aggiungono numerose partnership sul territorio con importanti enti e istituzioni tra cui la Fondation Beyeler in Svizzera, il Nouveau Musée National di Monaco, il Louisiana Museum in Danimarca e l’Art Gallery of New South Wales a Sydney. In Italia l’istituto bancario ha scelto di legarsi alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, gioiello architettonico neoclassico sede di prestigiose collezioni d'arte, avviando un programma di partnership che si fonda su due principali attività: la valorizzazione del patrimonio museale attraverso il sostegno a restauri e riallestimenti e la produzione di contenuti attraverso mostre temporanee.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: www.ubs.com/art.
 
GALLERIA D’ARTE MODERNA DI MILANO
Parte dei Musei Civici milanesi, dal 1921 la Galleria d’Arte Moderna di Milano ospita le collezioni d’arte moderna del Comune, con l’obiettivo di conservare, divulgare e promuovere un patrimonio artistico di circa 3.500 opere raccolte nella splendida sede della Villa Reale, nel cuore della città. Fra gli esempi più alti di architettura neoclassica milanese, la Villa, che comprende anche un magnifico parco romantico all’inglese, fu costruita tra il 1790 e il 1796 da Leopoldo Pollack (allievo di Giuseppe Piermarini) per il Conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso e all’inizio dell’Ottocento, in seguito ai cambiamenti politici che interessarono Milano, divenne residenza del Vicerè Eugenio di Beauharnais, figlio di Napoleone. Al suo interno la GAM custodisce ed espone una raccolta di opere di grande pregio internazionale. Francesco Hayez, Andrea Appiani, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Canova, Medardo Rosso, Gaetano Previati sono solo alcuni tra i nomi dei grandi artisti presenti, protagonisti indiscussi della Storia dell’Arte milanese e italiana. Capolavori che, grazie anche al collezionismo del Novecento e alle donazioni di alcune importanti famiglie - in primis Grassi e Vismara - negli anni hanno arricchito ulteriormente il patrimonio artistico della Galleria, includendo fra gli altri lavori di artisti noti in tutto il mondo come Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani.

 
 
 
 
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pubblica:
Massimo Nardi