Mostra Raffaele Fiorella, Antiquarium Giornate Europee del Patrimonio di Canne della Battaglia, dal 23 settembre,






CANNE DELLA BATTAGLIA

  GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO #GEP2017

TRA CULTURA E NATURA, SABATO 23 E DOMENICA 24 SETTEMBRE 2017

COMUNICATO STAMPA
Sabato 23 settembre 2017, alle ore 19,30, nell’’Antiquarium di Canne della Battaglia (Barletta), verrà inaugurata Lungo l’Ofanto, tra memoria e natura, una mostra realizzata da Raffaele Fiorella (Sound design di Andrea Lamacchia).
La mostra, voluta da Miranda Carrieri, direttrice dell’Antiquarium e del Parco archeologico di Canne della Battaglia , e curata da Lia De Venere, è inserita tra le iniziative programmate dal Polo Museale della Puglia in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2017 indette per il 23 e il 24 settembre.
Così scrive la curatrice nella presentazione della mostra:
“E’ lì da sempre, dalla notte dei tempi. In alcuni tratti punteggiato da pericolosi gorghi, a volte ammansito dalla calura estiva, nei tempi migliori dispensatore di nutrimento per gli abitanti delle sue rive e in altri momenti capace di allargarsi rovinosamente nei campi. E’ l’Ofanto, il secondo fiume dell’Italia meridionale, che nasce sull’Altopiano Irpino e termina la sua corsa, un tempo impetuosa, nell’Adriatico, tra Barletta e Margherita di Savoia. Spesso in più punti guadabile, forse nell’antichità navigabile con chiatte, il fiume si è fatto strada attraversando da ovest a est tre regioni, cambiando più volte nel tempo il proprio corso, addirittura differendo l’incontro con il mare.
Oggi l’Ofanto, gravemente offeso ma ancora non vinto dall’insensata azione degli uomini, scorre pigramente, accogliendo gli scarsi apporti di diversi affluenti e adagiando le sue acque negli invasi a servizio delle popolazioni.
L’Aufidus, citato da Polibio, Strabone, Orazio, Virgilio, fu testimone di un momento fondamentale del conflitto epocale tra le due grandi potenze del Mediterraneo, la più sanguinosa battaglia del mondo antico che a Canne nel 216 a.C. vide l’esercito di Roma sbaragliato da quello cartaginese guidato da Annibale.
A suscitare l’interesse di Raffaele Fiorella non è stato tuttavia il ricordo delle grida di incitamento dei comandanti, dell’incedere affannoso dei fanti, del fragoroso irrompere della cavalleria, del tumultuoso clangore delle armi, dei lamenti dei feriti e del silenzio dei caduti nella battaglia del 216 a.C. e di quella che pressappoco negli stessi luoghi nel 1018 d.C. vide le truppe bizantine sconfiggere quelle messe insieme dai Longobardi.
Il suo sguardo, invece, si è invece attardato sui molteplici colori della rigogliosa vegetazione in più casi provata dai rigori dell’estate, si è lasciato sorprendere dal repentino e veloce passaggio di stormi di volatili. Lo sciabordio variabile dell’acqua, il mormorio del vento tra le fronde degli alberi, i rumori ovattati delle attività umane in lontananza, hanno fatto da sottofondo al suo cammino.
Percorrendo ripetutamente le rive dell’Ofanto, in particolare nel tratto finale del suo incedere tra Canne e la foce, ha voluto cogliere il senso profondo e immutabile di un luogo straordinario, elaborando con suoni e immagini una sorta di poetico giornale di viaggio, fissando così l’insorgere di emozioni e pensieri, contaminando volutamente memoria e realtà, mettendo in relazione storia e natura. Cercando di dimenticare l’odore acre della polvere e del sangue, per fermarsi ad ascoltare a occhi chiusi il fruscio delle canne mosse dal vento”.  
In mostra:
       una videoinstallazione con 7 monitor LCD e altrettanti video di 2minuti ognuno in loop;
       un video di 6 minuti in loop proiettato nella sala didattica.
Raffaele Fiorella
E’ nato nel 1979 a Barletta, dove vive e lavora.
Nella sua attività si avvale di diversi media, muovendosi fra installazione, video e scultura, sfruttando le potenzialità dell'arte digitale e creando “mondi paralleli”.
Attualmente è docente a contratto di Elaborazione digitale dell'Immagine presso l'Accademia di Belle Arti di Bari e di Digital video e Tecniche di modellazione - Computer 3D presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia.
Tra le mostre più recenti:
2017 Opera Viva Barriera di Milano, Seconda edizione, Torino, a cura di Christian Caliandro;
2016 Unodiuno, a proposito di serigrafia. Da un’idea di Vincenzo Rusciano. Spazio Nea, Napoli;
2015 Syntesis, a cura di Rosalba Branà, Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, (BA); Residenza d’artista 2015, a cura di Alberto Dambruoso, Cosenza; Menzogna, a cura di Marianna Agliottone, Galleria Ninni Esposito, Bari;
2014 Fuoriluogo, a cura di Domenico Maria Papa, Galleria Nuvole Arte contemporanea, Montesarchio (BN); Duel, a cura di Antonio Frugis, Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA);
2013 Un’Opera per il Castello, Castel Sant'Elmo, Napoli, Artista finalista; Amnios. Il Sacro Incontra l’Arte, a cura di Maria Anna Lagioia, Ipogei della chiesa Madre Santa Maria Veterana, Triggiano (BA); Le cose che non accadono, a cura di Lorenzo Madaro, Museo Nuova Era, Bari; Il giardino segreto. Opere d’arte dell’ultimo cinquantennio nelle collezioni private baresi, a cura di Lia De Venere e Antonella Marino, Castello normanno-svevo, Bari; 

2012 Home, My Place In The World, a cura di Lia De Venere, Apulian Excellence, La Galleria Pall Mall, Londra; Zona franca creativity, a cura di Giusy Caroppo, Barletta; III MOSCOW BIENNIAL Young Art; Premio Movin’ Up, promosso dal GAI (Ass. Giovani Artisti Italiani) per una residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino; Insanitus, residenza in occasione del Festival di arte elettronica, Kaunas, Lituania;

2011 Wonder Art, MLAC, Roma;

2010 Nove artisti per Napoli milionaria, a cura di Lia De Venere e Fabrizio Vona, Palazzo Ducale, Martina Franca (TA); Di cotti & di crudi, a cura di Lia De Venere, Padiglione Banca Popolare di Bari, Fiera del Levante, Bari.